percorsi formativi

Il Festival Zerodiciannove ogni anno comincia il suo viaggio a partire dall’autunno, con il lavoro con le scuole di tutta la città di Savona e con un lungo calendario di formazioni per docenti, educatori e persone interessate su diverse tematiche con autori ed editori di rilievo nazionale. 

I percorsi formativi cominciano alla metà di ottobre e continuano fino alla fine di marzo. Il format prevede che i contenuti del percorso formativo proposto sotto il cappello del festival seguano il tema scelto per l’intera edizione. I workshop hanno un forte approccio laboratoriale e proprio per questo tutti gli appuntamenti sono su prenotazione e a numero chiuso.

workshop 2025 - 2026

Grimorio di piante e poesie curative

a cura di Silvia Salvagnini

sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025 / Casa Museo Jorn (Albissola Marina)

Un laboratorio intensivo per intrecciare il sapere delle piante con la poesia, il silenzio, il suono e la cura collettiva. Attraverso gesti minimi, scritture intime e creazioni condivise, costruiremo insieme un erbario poetico: un luogo di memoria, guarigione e immaginazione ecologica

Rincasare. Sentieri e labirinti verso casa

a cura di Claudia Mencaroni

sabato 15 e domenica 16 novembre 2025 / Museo della Ceramica (Savona)

Il percorso di formazione procederà alternando momenti immersivi ed espressivi attorno a visioni ed esplorazioni di case reali e immaginarie. Viaggeremo dentro, attorno e oltre le nostre soglie interiori per poi tornare, rincasare.

L’albo illustrato per le infanzie e la “Creativologia”

a cura di Sergio Olivotti

sabato 13 dicembre 2025 / Museo della Ceramica (Savona)

L’incontro è rivolto ad appassionati di letteratura illustrata per l’infanzia, design, illustrazione. La prima parte della discussione verte sul concetto di creatività, suggerisce possibili metodi progettuali e atteggiamenti idonei per abitare il progetto in modo costruttivo e fruttuoso. La seconda parte dell’incontro costituisce un focus sul mondo del libro per bambini con un excursus che attraversa i tre linguaggi (verbale, grafico e visuale) peculiari dell’albo illustrato.

Scrivere è andare al parco

a cura di Silvia Vecchini

sabato 24 e domenica 25 gennaio 2026 / Museo della Ceramica (Savona)

A partire dal saggio “C’è una poesia che ti aspetta. Pensieri e pratiche per scrivere insieme” Topipittori, una formazione-laboratorio sullo scrivere in gruppo e sulla poesia in particolare. Saranno proposti inviti alla scrittura da sperimentare insieme attraversando con le proprie parole tracce adatte a varie fasce d’età, dai più piccoli fino agli adulti.

Ghiro ghiro tondo: stare nella poesia con bambine e bambini

a cura di Nicoletta Gramantieri

sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio 2026 / Museo della Ceramica (Savona)

Leggere poesia è un’esperienza a cui ci si avvicina, talvolta, con troppa riverenza. Invece la poesia è lì, a disposizione di chi non si lascia intimorire, di chi è disposto a ridere e giocare con lei, di chi finge di volgere lo sguardo altrove per farsene completamente investire. La poesia ha molte porte attraverso cui entrare. Son porte piccole, ma appena si riesce a forzarne una ci si apre di fronte quell’orto immenso. Nel corso della formazione si apriranno porte, si leggerà, leggerà, leggerà. Si leggeranno poete e poeti vivi e poete e poeti morti, poete e poeti che scrivono per i piccoli, ma anche quelle e quelli che indirizzano o hanno indirizzato la loro produzioni ai grandi, ma che ai piccoli piacciono allo stesso modo degli altri. L’incontro vuole essere un’occasione di conoscere poesia e poeti, composizioni, editoria, ma anche un modo per sentirsi lettrici e lettori, per accendersi, per interrogarsi su come invitare bambine e bambini, ragazze e ragazzi nella poesia.

(Ghiro ghiro tonto è il titolo di una raccolta di poesie di Toti Scialoja)

Il libro come cura – L’utilizzo dell’albo illustrato al nido e alla scuola d’infanzia nella relazione tra gli adulti

A cura di Claudia Maspero e Analia Setton
In collaborazione con Fondazione De Agostini

sabato 14 febbraio 2026 / Museo della Ceramica (Savona)

Giornata di formazione per riflettere con educatori ed educatrici sulle potenzialità dell’albo nel lavoro con le famiglie e sperimentare insieme come l’albo illustrato possa fare facilitatore nell’incontro tra nido/scuola e famiglie. La lettura degli albi illustrati consentirà a quest’ultimi di entrare in contatto con la propria storia, di prendersene cura e a quel punto di predisporsi maggiormente ad accogliere pensieri e domande dei genitori.  

La giornata si articola in due macro-aree che corrispondono alla sessione del mattino (10-13) svolta tutti insieme, e a quella del pomeriggio, suddivisa in due gruppi, ognuno partecipa con una formatrice e poi ci si scambia (14.30 – 16 / 16 – 17.30).

Una finestra sulla diversità

a cura di Sante Bandirali ed Enza Crivelli. In collaborazione con Edizioni Uovonero

sabato 7 e domenica 8 marzo 2026 / Museo della Ceramica (Savona)

Il corso esamina dapprima le caratteristiche della neurodivergenza, con particolare attenzione al pensiero per immagini, per poi concentrarsi sui libri in simboli e il loro utilizzo.
Successivamente verrà indagata la possibilità di trasmettere la conoscenza della diversità ai giovani lettori attraverso l’utilizzo di albi illustrati e di romanzi.
Verrà proposta un’esercitazione pratica ai partecipanti suddivisi in piccoli gruppi (di 5 persone ciascuno) che si concluderà con la condivisione del lavoro svolto.

Isidro Ferrer – Liberazione della materia

a cura di Isidro Ferrer. In collaborazione con Volume BK

sabato 25 e domenica 26 aprile 2026 / Casa Museo Jorn (Albissola Marina)

Il laboratorio propone un’esperienza in cui la materia si emancipa dalla sua funzione tradizionale per diventare forma viva, espressiva e fantastica. “Liberazione della materia” invita i partecipanti a rompere con i limiti dell’utile, del prevedibile o del corretto, aprendo la strada a un processo in cui il gesto, il caso e l’intuizione sono i veri motori dell’opera.
A partire da oggetti ceramici quotidiani —tazze, vasi, bottiglie e altri supporti—, si stimolerà una trasformazione simbolica: questi corpi inerti diventeranno il punto di partenza per una fauna inedita di animali immaginari. La materia, liberata dalla sua servitù funzionale, si manifesterà come un territorio di invenzione e gioco.
Il processo creativo sarà orientato più verso l’azione che verso la rappresentazione, privilegiando l’esplorazione tattile, la deformazione, la mescolanza di materiali e la spontaneità del tratto. Si cercherà che ogni partecipante dialoghi con la materia da un luogo libero da pregiudizi tecnici, accogliendo la sorpresa e l’errore come parte costitutiva del risultato finale.